Nel 2023 sono stati registrati circa 60 mila nuovi casi, rappresentando il 30% di tutti i tumori femminili e coinvolgendo oltre 900.000 donne nel nostro paese. 

Attualmente, secondo i dati forniti da LILT, grazie alle nuove tecnologie diagnostiche e ai trattamenti terapeutici sempre più efficaci, l’85% dei casi è guaribile. 

Tuttavia, per raggiungere l’obiettivo di eliminare la mortalità da cancro al seno, e considerando l’aumento dei casi di questo tipo di tumore nelle donne sotto i 50 anni negli ultimi dieci anni, è necessario un impegno concreto da parte di tutte le istituzioni, al fine di garantire uno screening annuale uniforme su tutto il territorio nazionale, un follow-up efficace per le donne già colpite e coinvolgere attivamente il mondo scolastico per educare le giovani donne sui corretti stili di vita e sull’autoesame.

La mammografia è un esame essenziale quando si parla di prevenzione del tumore al seno. Gli esami mammografici, disponibili presso le strutture sanitarie e gli ambulatori di oncologia, consentono di individuare precocemente eventuali carcinomi, aumentando le possibilità di sopravvivenza e riducendo il rischio di complicazioni. 

Tutte le donne dovrebbero prenotare le visite specialistiche regolarmente e approfittare dei programmi di screening offerti dalle ASL. 

Inoltre, è importante prestare un’attenzione ancora maggiore alla prevenzione nei casi in cui siano presenti casi di tumore al seno in famiglia. 

Un altro strumento di prevenzione che tutte le donne possono adottare è l'autopalpazione del seno. 

Si tratta di un semplice gesto che andrebbe effettuato mensilmente per familiarizzare con la propria struttura mammaria e individuare eventuali cambiamenti. 

Sebbene l’autopalpazione non sostituisca gli esami clinici, è un’importante azione di consapevolezza e monitoraggio della propria salute.